di Nello Cristaudo
La “condizione di insularità” per la Sicilia e la Sardegna, con un voto storico, è stata riconosciuta dal Parlamento Europeo nei giorni scorsi. La risoluzione, proposta dall’europarlamentare del Ppe Salvatore Cicu e sostenuta da Michela Giuffrida (Sd), da Verdi, Sinistra Unitaria e Cinquestelle, è stata votata con 495 voti a favore su 693 votanti. Un fatto eclatante, che finalmente mette fine ad una ingiustizia perpetrata da anni nei confronti delle due isole italiane che non potevano usufruire dei benefici derivanti proprio dalla loro peculiarità come, invece, beneficiavano altre regioni insulari dell’Unione Europea.
L’On. Salvatore Cicu, commentando l’evento, ha affermato :”Adesso le condizioni di svantaggio in cui le due regioni versano, sono un dato concreto che si tradurrà in nuove risorse, più opportunità, più diritti”. La risoluzione, infatti, richiama la Commissione europea a dare applicazione all’articolo 174 del trattato sul funzionamento dell’Unione che riconosce le condizioni di svantaggio per le regioni insulari ma che fino a oggi è rimasto lettera morta.
L’eurodeputata catanese Michela Giuffrida, invece, ha sottolineato che: ”Le Isole sono tra i territori con le maggiori debolezze. Le caratteristiche strutturali e naturali rappresentano, al contempo, la loro straordinaria ricchezza e la loro più grande debolezza”. E continuando ha evidenziato: “Qui la realtà è amara: la mobilità è ridotta, il carburante costa di più, i produttori hanno maggiori difficoltà ad esportare, i turisti ad arrivare. Questi svantaggi possono diventare risorse e volano di sviluppo solo se c’è una forte determinazione e volontà politica anche da parte della Commissione europea”.
Ma cosa scatta da tale riconoscimento e perché viene considerato di importanza rilevante da parte delle due regioni insulari italiane? “La misura principale consiste nel superamento del principio del Pil come unico indicatore – afferma Cicu – La Commissione ora dovrà prendere in considerazione elementi diversi dal Pil per garantire l’accesso alle risorse europee da parte di Sicilia e Sardegna. Dovranno essere destinati finanziamenti specifici per le due Regioni che compensino gli svantaggi legati alla condizione di insularità”.
La risoluzione sollecita anche la creazione di un ‘desk per le isole’ con il compito, spiega l’eurodeputata Giuffrida, “di coordinare e valutare le politiche per le regioni insulari e elaborare una strategia per le Isole che preveda azioni concrete e obiettivi specifici”.
Adesso non possiamo che augurarci che i politici della nostra Regione Siciliana si adoperino al meglio affinché questo agognato traguardo, raggiunto con molte difficoltà, possa essere utilizzato al meglio mettendo in atto tutte le iniziative atte a sfruttare con intelligenza e buon senso i benefici che vengono garantiti dalla condizione di insularità e che non si riproponga la solita manfrina dei ritardi atavici della burocrazia siciliana che molto ha danneggiato l’economia dell’isola.